giovedì 7 novembre 2013

Le sostanze allergizzanti crescono come funghi

Anche l'olio essenziale di rosa può essere un allergene (foto Gigi Gentilini)
Non so se ci avete fatto caso, ma in fondo all'elenco degli ingredienti di cosmetici e detergenti ci sono spesso quelle parolette incomprensibili come Linalool, Alpha-Isomethyl Ionone, Butylphenyl Methylpropional.
Sono gli allergeni del profumo, sostanze che più di altre possono provocare allergie.

Fino a poco tempo fa erano 26 e l'Unione europea aveva obbligato i produttori a dichiararle in etichetta quando presenti in concentrazioni superiori a 0,01% nei detergenti, e a 0,001% nelle creme. Così chi è allergico si può premunire.

Ma presto l'Europa si è resa conto che quelle 26 sostanze non erano tutto e dopo uno studio approfondito ha pubblicato un elenco di 54 fragranze da cui guardarsi. Questi profumi sono costituiti da 28 estratti naturali e 82 sostanze chimiche e anche a loro si applicheranno le stesse norme di etichettatura, perché potenzialmente allergizzanti. E non è ancora tutto, il comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori dell’UE ha identificato più di 100 ulteriori singole sostanze ed estratti naturali come potenziali allergeni. Se siete allergici qui ec.europa.eu/health/opinions/perfume-allergies/en/index.htm#4 trovate l'elenco delle sostanze monitorate dall'Unione europea.

Molte new entry sono in realtà simpaticissime come l'olio essenziale di limone, di arancio amaro, di alloro, di gelsomino. E anche molte sostanze, sintetiche ma domestiche, come la vaniglina. Forse non è il caso di demonizzare gli allergeni, a meno che non si sia persone tendenzialmente allergiche. Io sicuramente continuerò ad usare l'olio essenziale d'arancio, di gelsomino e di rosa. Per chi non è allergico questi estratti vegetali sono preziosi. Tutto sta a non esagerare con le dosi.

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