Oggi ho scoperto una cosa importante: L’Oréal si è impegnata entro
il 2020 a fare a meno degli oli minerali
(ingredienti come il petrolatum o il paraffinum liquidum) in favore di quelli vegetali.
La notizia mi ha fatto davvero contenta, vuol dire che la più grande azienda cosmetica del mondo ha capito che molti consumatori non vogliono più spalmarsi gel di petrolio sulla pelle. E ha deciso di rispondere alle loro esigenze. Già oggi le materie prime utilizzate sono per il 40% vegetali e dal 2011 la biodegradabilità di shampoo e gel doccia è rispettivamente dell’88 e dell’85%.
(ingredienti come il petrolatum o il paraffinum liquidum) in favore di quelli vegetali.
La notizia mi ha fatto davvero contenta, vuol dire che la più grande azienda cosmetica del mondo ha capito che molti consumatori non vogliono più spalmarsi gel di petrolio sulla pelle. E ha deciso di rispondere alle loro esigenze. Già oggi le materie prime utilizzate sono per il 40% vegetali e dal 2011 la biodegradabilità di shampoo e gel doccia è rispettivamente dell’88 e dell’85%.
Veramente l'azienda non lo dice in modo così esplicito, ma mi sembra di
capire che il succo sia questo. "Per il 2020 il 100% dei nostri
prodotti avranno migliorato il profilo ambientale e sociale - dice il
comunicato - Questo significa ridurre l'impronta ambientale delle nostre
formule, in particolar modo il consumo d'acqua. Aumenteremo l'uso di materie prime rinnovabili
(e il petrolio evidentemente non è rinnovabile ndr) e di materie prime derivate
dalla chimica verde". Certo parliamo del 2020, ma è comunque una decisione importante, anche in prospettiva.
Il programma dell'Oréal si chiama “Sharing Beauty With All” e impegna
l'azienda a innovare, produrre, vivere in maniera sostenibile e sviluppare la
sostenibilità.
Innovare vuol dire ridurre l'impatto ambientale degli ingredienti usati
per i prodotti, utilizzando materie prime rinnovabili o derivanti dalla chimica
verde e progettando confezioni e imballaggi eco friendly.
La produzione inquinerà sempre meno e ridurrà materie prime ed energia,
fino a diminuire del 60%, entro il 2020, l'impatto ambientale dei suoi processi
produttivi. Obiettivo meno 60% anche per consumo d'acqua e produzione di
rifiuti
Vivere in maniera sostenibile per l'azienda vuole dire permettere ai
consumatori, anche i meno agiati, di fare scelte ecologiche sulla base di dati
certi e informazioni obiettive.
Quando parla di sviluppo
sostenibile, la multinazionale francese vuol dire che entro il 2020 tutti
i dipendenti dell’azienda, anche quelli dei paesi in via di sviluppo, avranno accesso all’assistenza sanitaria, alla
protezione sociale e alla formazione. I fornitori invece saranno valutati e selezionati sulla base di criteri green. Infine L’Oréal si
impegna a formare e offrire opportunità di lavoro a 100 mila persone
appartenenti a comunità svantaggiate.
Teniamo presente che L'Oréal è proprietaria anche di marchi come Garnier, Vichy, Lancome, Biotherm, Maybelline, La Roche-Posay, Roger & Gallet, Sanoflore, Skinceuticals, Helena Rubinstein, Diesel, Cacharel, Innéov, Kérastase, Kiehl's...
Teniamo presente che L'Oréal è proprietaria anche di marchi come Garnier, Vichy, Lancome, Biotherm, Maybelline, La Roche-Posay, Roger & Gallet, Sanoflore, Skinceuticals, Helena Rubinstein, Diesel, Cacharel, Innéov, Kérastase, Kiehl's...
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