Dopo il servizio di Presa diretta di ieri sera ho scoperto che i parabeni, i conservanti più comuni nei cosmetici, sarebbero alla radice anche dell'infertilità maschile. Da anni sono al centro dell'attenzione perché sospettati di interferire con il nostro sistema ormonale. Ripropongo qui un articolo che avevo scritto qualche tempo fa.
Sono conservanti che si riconoscono perché finiscono in paraben, per
esempio Ethylparaben, Metylparaben, Propylparaben, Butylparaben, Benzylparaben
e si trovano in un grande numero di prodotti dalle creme, ai fondotinta, dai
bagnoschiuma, agli shampoo ai balsami. Le aziende cosmetiche li amano perché
sono molto efficaci, costano poco e l’Unione Europea li ammette come
ingredienti cosmetici.
Eppure questa famiglia di sostanze è fra le più
discusse: sono accusate di essere allergizzanti, ma sono soprattutto sono
sospettate di avere un’attività simile a quella degli ormoni. Potrebbero cioè
essere letti dal nostro organismo come fossero estrogeni, andando a interferire
con il sistema endocrino. Alcuni studi li hanno messi in relazione con alcuni
tipi di tumore, soprattutto il cancro al seno. E da questo punto di vista i
prodotti più problematici potrebbero essere i deodoranti.
Alcuni stati europei hanno cominciato a prendere
precauzioni: in Danimarca per esempio è stato vietato l’utilizzo di propilparaben
e butilparaben nei prodotti per bambini che abbiano meno di 3 anni. L’Unione
Europea per il momento non ha preso posizione anche se esiste la consapevolezza
che questa famiglia di sostanze costituisca un problema.
Non tutti i parabeni sono uguali, sono soprattutto
propylparaben e butylparaben a causare preoccupazione. Il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (CSSC) dell'Unione
europea li ha valutati più volte e e ormai ne ammette l'uso con molte
restrizioni. Altri parabeni invece come l'Isopropylparaben, o l'Isobutylparaben sono
stato proprio vietati.
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