Non le troverete in erboristeria o in
profumeria, perché sono una novità assoluta. Le acque essenziali
sono una via di mezzo fra gli oli essenziali e le acque floreali,
come quella di rose. In realtà sono il succo stesso della pianta,
estratto con un semplice processo, attraverso un forno a microonde
leggermente modificato.
Il metodo messo a punto dal
Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell'Università di Genova
permette di avere una quantità di principi attivi molto più alta
degli estratti vegetali e diversa rispetto agli oli essenziali.
Rispetto ai tradizionali estratti vegetali si evita anche l'uso di
solventi come l'alcool o peggio il sinteticissimo Propylene glycol
completamente sintetico, o alcuni pessimi PEG (polietilene glycol).
"In più - spiega Carla Villa,
ricercatrice all'università di Genova - si risparmia energia, visto
che il forno a microonde consuma molto meno di un metodo tradizionale
ed è sicuro dal momento che non emette radiazioni ionizzanti".
Fra gli esperimenti fatti è molto
interessante quello con acqua e scarti dell'uva dopo la pigiatura,
ricchissimi di principi attivi anti età, dal resveratrolo, ai
tannini, ai polifenoli, che ha dimostrato avere un'attività anti
radicalica molto alta. E l'idea che uno scarto possa essere
riutilizzato in cosmetica con efficacia è anche molto stimolante.
Rosmarino, alloro e petali di rosa
rugosa sono stati messi nel microonde così com'erano. la loro acqua
di vegetazione si è rivelata ricchissima, c'è stata una minore
perdita di principi attivi.
Nei prossimi mesi li metteranno in commercio. Nell'attesa viene voglia di mettere un po' di
rosmarino nel microonde e vedere cosa ne esce...
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