martedì 7 gennaio 2014

La scoperta delle acque essenziali


Non le troverete in erboristeria o in profumeria, perché sono una novità assoluta. Le acque essenziali sono una via di mezzo fra gli oli essenziali e le acque floreali, come quella di rose. In realtà sono il succo stesso della pianta, estratto con un semplice processo, attraverso un forno a microonde leggermente modificato.

Il metodo messo a punto dal Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell'Università di Genova permette di avere una quantità di principi attivi molto più alta degli estratti vegetali e diversa rispetto agli oli essenziali. Rispetto ai tradizionali estratti vegetali si evita anche l'uso di solventi come l'alcool o peggio il sinteticissimo Propylene glycol completamente sintetico, o alcuni pessimi PEG (polietilene glycol).

"In più - spiega Carla Villa, ricercatrice all'università di Genova - si risparmia energia, visto che il forno a microonde consuma molto meno di un metodo tradizionale ed è sicuro dal momento che non emette radiazioni ionizzanti". 

Fra gli esperimenti fatti è molto interessante quello con acqua e scarti dell'uva dopo la pigiatura, ricchissimi di principi attivi anti età, dal resveratrolo, ai tannini, ai polifenoli, che ha dimostrato avere un'attività anti radicalica molto alta. E l'idea che uno scarto possa essere riutilizzato in cosmetica con efficacia è anche molto stimolante.

Rosmarino, alloro e petali di rosa rugosa sono stati messi nel microonde così com'erano. la loro acqua di vegetazione si è rivelata ricchissima, c'è stata una minore perdita di principi attivi. 
Nei prossimi mesi li metteranno in commercio. Nell'attesa viene voglia di mettere un po' di rosmarino nel microonde e vedere cosa ne esce...


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