Less is more. Un'affermazione particolarmente vera, quando si parla di bambini e della loro pelle. In questo caso la parola d'ordine è POCO. Lavarli e
incremarli meno, usando pochi prodotti e con un elenco
degli ingredienti corto.
E' questo il succo di quello che ho detto al dibattito "Sai cosa spalmi sul tuo bambino?", organizzato a Fa' la cosa Giusta da GiovaniGenitori, la rivista per le famiglie eco e slow. Insieme a me si sono alternate al microfono: Luisa Tatoni, direttore ed editore del magazine, Silvia Carlini di Officina Naturae, Barbara Rodda di Freschidea. Ecco un breve riassunto di quello che è stato detto.
E' questo il succo di quello che ho detto al dibattito "Sai cosa spalmi sul tuo bambino?", organizzato a Fa' la cosa Giusta da GiovaniGenitori, la rivista per le famiglie eco e slow. Insieme a me si sono alternate al microfono: Luisa Tatoni, direttore ed editore del magazine, Silvia Carlini di Officina Naturae, Barbara Rodda di Freschidea. Ecco un breve riassunto di quello che è stato detto.
LA PELLE DEI BAMBINI
La nostra pelle ha una funzione barriera ed evita l'ingresso nel corpo di sostanze nocive. Fino ai 2-3 anni però questa capacità è ridotta, l'epidermide dei bambini è estremamente sottile e quindi più permeabile.
Invece il consumo di creme e detergenti per i più piccoli è in continua crescita e uno studio francese ha scoperto che nei primi 7 giorni di vita un neonato viene in media a contatto con più di 30 cosmetici diversi. Così il rischio di allergie si moltiplica.
La percentuale di bambini sotto i tre anni che soffre di dermatite allergica da contatto è superiore a quella degli adulti. Lo dimostra uno studio condotto dall'università di Padova (Contact sensitization in very young children Journal of the American Academy of Dermatology, October 2011 Anna Belloni Fortina, Ilaria Romano, Andrea Peserico, Lawrence F. Eichenfield).
ATTENTI AI CONSERVANTI
Sono fra gli ingredienti più aggressivi, perché devono
essere dei biocidi per tenere sotto controllo muffe e batteri. Ma sono
necessari perché spalmarsi un prodotto contaminato è il modo migliore per
prendere un'infezione. Alcuni però sono peggio di altri:
Isothiazolinone,
Methylisothiazolinone, Methylcloroisothiazolinone: sono fortemente
allergizzanti e tossici sia per gli organismi acquatici che per l'uomo.
Recentemente la Comunità Europea ne ha ridotto le quantità ammesse nei detergenti e li ha banditi nelle creme e nelle salviettine.
Imidazolidinyl urea e
Diazolidinyl urea: sono cessori di formaldeide, che è una sostanza cancerogena.
Parabeni: sono
sospettati di essere interferenti endocrini, cioè di interferire con il nostro
sistema ormonale. Recentemente la comunità europea ne ha bandito alcuni e ha
limitato l'uso di altri. Il migliore della famiglia è l'Ethylparaben.
Phenoxyethanol:
negli ultimi anni si è trovato nell'occhio del ciclone per via di un allarme dell'Agenzia francese per la sicurezza. In
realtà è un conservante considerato fra i più tranquilli, ma per non rischiare...
Meglio che la formulazione non contenga molti
conservanti diversi per non moltiplicare le possibilità di sensibilizzazioni.
ALLA LARGA DA
Petrolatum,
paraffinum liquidum: sono oli minerali di origine petrolifera. Sulla pelle
hanno un effetto occlusivo. Ma il vero problema è che se non sono purissimi
possono contenere sostanze cancerogene. La comunità europea li classifica
infatti fra le sostanze cancerogene, a meno che non siano perfettamente
purificati.
Allergeni: la
comunità europea riconosce per il momento 26 sostanze che facilmente creano
allergie. Molti oli essenziali li contengono anche se sono naturali. Per un
adulto questo non è un problema, a meno che non sia allergico. In un bambino
invece facilmente creano sensibilizzazioni che poi si trasformano in allergie.
Bisogna andarci piano anche con gli estratti vegetali ed evitare quei prodotti
che ne contengono molti.
NON SOLO COSMETICI
Anche l'ambiente domestico ha i suoi rischi, come ha spiegato
Silvia Carlini, di Officina Naturae. "Sono gli
ammorbidenti e i sanitizzanti per il bucato, assolutamente non necessari, a creare
problemi. Per non parlare degli sbiancanti ottici. Vi ricordate lo slogan più
bianco del bianco? Risale proprio alla loro invenzione. In realtà non
puliscono, ma fanno sembrare i bianchi più luminosi, perché riflettono la luce
spostandola verso l'ultravioletto e dando quel riflesso azzurrino che fa tanto
igiene suprema". Un trucchetto innocuo, tutto sommato, se non fosse che
queste sostanze possono creare allergie. "Avete presente quelle
irritazioni che vedete sulla pelle del vostro bambino - ha continuato Silvia - proprio
lì dove finisce la tutina, o sull'orecchio, dove si appoggia sul cuscino. Cambiate detersivo, c'è una buona probabilità che dipenda proprio dagli
sbiancanti ottici. Fortunatamente i fabbricanti, se li usano, sono obbligati a
dichiararli in etichetta ed è facile evitarli".
UN AIUTO DALLA NATURA
Se presenti in quantità non eccessive gli estratti naturali e
gli oli naturali possono però aiutare. Lo ha sottolineato Barbara Rodda, di
Freschidea, una società che distribuisce i cosmetici Ringana. La curcuma per
esempio è un antinfiammatorio, impiegato anche nella cura della psoriasi.
L'avocado ha un alto contenuto di acidi grassi essenziali ed è ricchissimo di
sostanze restitutive, lenitive e antiinfiammatorie, proprio come la noce di
macadamia.
Insomma per dimostrare il loro amore le mamme dovrebbero
semplicemente fare meno, evitando quello che i dermatologi chiamano in gergo,
la dermatite da infinita dolcezza.
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